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IL MONDO E' IL MIO RESORT
emozioni in viaggio
MANGYSTAU
LA TERRA DELLE MERAVIGLIE
Quando ho visto la prima volta la foto di questo posto, ho pensato: ma davvero esiste? Devo assolutamente andarci! Bene, per tanto che abbia guardato foto e video su internet, quando sono stata lì, i miei occhi si sono connessi con il cuore ed ho pianto.
Sì, perchè la troppa bellezza mi commuove sempre e mi fa piangere di gioia. Ma tutta la regione del Mangystau ha qualcosa di particolare, i suoi paesaggi hanno una potenza d'impatto visivo incredibile e ti sembra quasi di non essere neanche sulla terra. Inoltre il fatto che sia per lo più disabitata o con pochissime strutture, e dovendo così dormire in tenda, c'è un contatto totale con la natura e la sua energia. Infatti i tour di più giorni prevedono per l'appunto di girare in jeep 4x4, con autista e di dormire in tenda. Io ho fatto un tour di 5 giorni chiedendo di andare anche nella zona più lontana di Karynzharyk e poi ho aggiunto un altro tour di un giorno per la zona di Zhygylgan.
Ma mettiamo in fila i posti visitati. Siamo arrivati al mattino presto in aereo con la Turkish air line (scalo di poche ore ad Istambul) ad Aktau, la capitale della regione. Qui abbiamo sostato la giornata perchè il tour era per il giorno successivo, girovagando piacevolmente per il bel lungomare costellato di statue e bronzi, anche perchè la città è moderna e molto anonima. La giornata ci ha comunque riservato una bella sorpresa, in quanto stavamo girovagando cercando una caffetteria aperta, ed abbiamo visto delle tende yurta davanti ad una casa con della gente vestita a festa, avvicinandoci per vedere cosa ci fosse, siamo stati invitati ad entrare e a mangiare e bere insieme a loro, con una accoglienza a cui noi non siamo tanto abituati.
Il mattino seguente è iniziato il tour, io avevo contattato una agenzia di Almaty che ci ha dato Anton, una guida ed autista davvero fantastico. Ci siamo quindi diretti nel punto più lontano del giro a Karunzharyk ed arrivando lì un pò prima del tramonto. Cosa dire, eravamo solo noi quattro persone davanti all'immensità di questo lago salato, con queste colline solitarie che dominavano la scena, ed il silenzio rotto solo dal vento. Cena buonissima preparata da Anton e notte sotto le stelle nelle tende. Al mattino ci ha svegliato un'alba con il sole che piano piano ha illuminato di rosa le colline di fronte a noi regalandoci uno spettacolo tenue e delicato. Ripartenza e, sempre in tracciati fuoristrada con solo qualche kilometro di attraversamento dell'unica statale che taglia la regione, siamo arrivati a Bokty Mountaniers, la montagna simbolo del paese e stampata anche sulla moneta da 1000. Poi lì vicino c'è Kyzylkup detto anche Tiramisù (nominato da un italiano ed adesso conosciuto con questo nome) dove è stato emozionante passeggiare sulle sinuose curve colorate di queste montagne. Poi abbiamo ripreso la strada e siamo arrivati alla famosa depressione di Bozjyra nella riserva naturale di Ustyurt: uno spettacolo che ti toglie il fiato. La abbiamo vista in diversi punti panoramici prima sopra e poi siamo andati giù dove abbiamo pernottato con le tende in un posto fantastico ai piedi delle Zanne (le due montagne così chiamate per la loro forma). Anton ci ha stupito cucinando in una pentola a pressione afgana, una buonissima zuppa di storione e sotto l'ombra della luna e delle Zanne, abbiamo dormito nelle nostre tende. Il giorno dopo abbiamo girato ancora un pò per questa fantastica vallata e poi ci siamo diretti a Tuzbaiyr salt marsh, un grande lago salato circondato da scogliere bianche e che ci ha regalato ancora un tramonto bellissimo con tante emozioni. All'indomani siamo risaliti in quota sopra le scogliere e dopo una meravigliosa vista dall'alto di Tuzbaiyr, ci siamo diretti a Airakty, un'altra famosa collina colorata, e a Castel rock dormendo questa volta in un campo di yurte. Il giorno seguente Kokala, una formazione rocciosa in mezzo al nulla e Torysh valley of balls, una vallata con migliaia di rocce a forma di palla dalla misura di pochi centimetri ad anche due metri di diametro, ed è stato veramente strano girare in mezzo a queste formazioni rocciose. In queste lande sconfinate ogni tanto si trovano delle moschee antiche sotteranee scavate nella roccia, come Shakpak ata che abbiamo visitato, molto mistiche ed ancora utilizzate dai fedeli per la preghiera. Alla sera ritorno ad Aktau ed il giorno seguente siamo ripartiti per visitare, sempre con un fuoristrada, la zona dello Zhygylgan che in kazako significa terra caduta, una terra ricca di canyon, con un laghetto a forma di cuore, la bella moschea sotterranea Sultan Epe, e poi di ritorno sosta lungo la costa del mar Caspio, in una bellissima spiaggia chiamata Saura. E qui si è conclusa la nostra settimana in Mangystau, che dire fantastica è dire poco, una regione che ti rimane dentro e che mi ha lasciato la voglia di ritornare (e se posso lo farò), per viverla ancora nella sua magica sua potenza naturale.
Perchè andare
Perchè è un posto unico, è un posto ancora selvaggio, è un posto estremo, e per questo potente e magico.
Indicazioni
Volo: Turkish airlines
Alloggio Aktau: Three Dolphins hotel
Tour: trovato su Indyguide.com con agente Madina
Primo giorno: Aktau
Secondo giorno: Karynzharyk
Terzo giorno: Bokty Mountaineers, Kysylkup (tiramisù), Bozjyra.
Tramonto a Bozjyra
Quarto giorno: Bozjyra e Tuzbaiyr salt marsh
Quinto giorno: Tuzbaiyr dall'alto, Airakty e Castel rock
Sesto giorno: Kokala, Torysh valley of balls, Shakpak ata
Sulla mappa
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